Quando
decidemmo, 9 anni fa, di fondare il “Comitato Bandiera Italiana 17
marzo”, fu per contestare la calata dei leghisti a Venezia
accompagnata dalle sortite di Bossi contro la Signora Lucia
Massarotto che esponeva in modo pacifico la bandiera italiana dal
balcone della sua casa in Riva dei 7 Martiri a Venezia. A distanza di
anni, in
Veneto prende piede un pericoloso processo di disgregazione del
territorio: i valori del Risorgimento e della Resistenza che si sono
concretizzati nella nostra Carta Costituzionale vengono messi in
discussione. L’unità, che è stata una conquista viene presentata
come una schiavitù da cui liberarsi. Il 25 Aprile è in Veneto
ricorrenza doppiamente doppiamente importante in quanto si ricorda
San Marco e la Festa della Liberazione, giornata diventata negli
ultimi anni terreno di contesa che vede contrapporsi i due
anniversari.
Proprio
per questo il prossimo 25 Aprile alle 08.45 ci riuniremo a Venezia,
presso il monumento di Daniele Manin nell’omonimo campo, per
richiamare alla memoria le parole del patriota veneziano capace di
unire locale nazionale anche nei simboli come il celebre tricolore
del 1848 dove s’incontrano tricolore italiano e il leone di San Marco
in un connubio perfetto tra identità locale e idea nazionale.
Hanno aderito al nostro appello e alla nostra iniziativa: l’ANPI di
Venezia, l’Iveser (Istituto
veneziano per la storia della Resistenza e della società
contemporanea), l’associazione
“ Faro Tricolore” di Desenzano del Garda, “Veneti Liberi” da
Vicenza e “ Nuovo Risorgimento per l’Italia da Padova. Anniversario
che si arricchisce di maggiore significato grazie alla presenza del
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Vittorio Veneto.
Purtroppo non sono mancate in questi giorni tramite i social network
le contestazioni e le offese verso il nostro evento, da: “25
aprile Solennità di San Marco evangelista per noi popolo veneto.
Basta, non abbiamo altro da festeggiare. Onore al Nostro Santo
Patrono.
“ a “Un
Veneto non festeggia con la bandiera dell’ invasore, leggiti la
storia
“ fino a “ Me
ne sbatto altamente le balle dell’Unità Nazionale e dell’Italia!
Ricorrenza insulsa. Per me il 25 Aprile, è solo San Marco.”
Addirittura io
ultimamente per via dell’associazione che mi pregio di rappresentare,
sono entrato nella mira di alcuni venetisti che cercando di sminuire
l’operato della nostra associazione hanno
colto l’occasione per ricordarmi che il mio cognome (come se non lo
sapessi) non è tipico del Veneto nonostante sia nato
e cresciuto in veneto da genitori a loro volta veneti e fiero del mio
cognome che è chiaramente di origine siciliana ereditato dal nonno
paterno. Siamo dell’opinione che il mito della “purezza etnica” e
certe sfumature etniche regionalistiche estremiste non ci
appartengono in quanto sono migliaia i veneti che in passato si sono
sposati con persone di altra provenienza regionale o di altre parti
del mondo e questo continuerà ad avvenire in futuro. Purtroppo anche
quest’anno Piazza San Marco ospiterà il festival dei “Cultori del
localismo esasperato” che nient’altro è che un meeting
politico/identitario patrocinato dal Comune di Venezia e che niente
ha a che vedere con la celebrazione del Santo Patrono Marco e che
sconsigliamo vivamente a tutti. Non mancheremo a breve a inviare
delle lettere dettagliate alla Questura, Prefettura e anche al
Sindaco Brugnaro per far presente i nostri dubbi e timori dopo le
vicissitudini e i fatti che abbiamo minuziosamente documentato.
Presidente
Oliviero Cassarà
“Comitato Bandiera Italiana 17 marzo”