Il 6 Agosto passato, per essere precisi, alle ore 14.28 il deputato regionale veneto Gabriele Michieletto, tramite la sua pagina Facebook istituzionale ha proposto un post diffamante contro l’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi. Il testo a corredo di un’articolo tratto dalla testata online secessionista http://www.lindipendenzanuova.com recita testualmente:
“In Sardegna eliminano i riferimenti toponomastici ai Savoia.Io eliminerei quelli che si riferiscono al criminale Giuseppe Garibaldi, il noto mercenario bandito razziatore assurdamente reso eroe da qualche buontempone. “
Condanniamo nel modo più assoluto le frasi del consigliere regionale Michieletto che sono lesive della memoria di Garibaldi e prive di ogni fondamento storico che dimostrano la sua totale carenza di una minima nozione storica. Il revisionismo sbraccato di Michieletto, il suo rifiuto verso la Storia Patria non è che il sintomo di un micro-nazionalismo fondato sulla mistificazione e sulla manipolazione della storia, che va preso sul serio a maggior ragione ora con la discussione in atto inerente l’autonomia. “Con un canestro de orae e con quatro canonae / Vegnirà Garibaldi a ste palae“, è quello che canta un ragazzo per le strade di Venezia prima di essere arrestato dalla polizia austriaca. Ricordiamo a Michieletto, che altri giovani veneti non si limitano a cantare, ma durante le guerre d’indipendenza, spinti anche dalla fama di Garibaldi, passano il confine e si arruolano come volontari. Si parla di 20.000 volontari provenienti dal Veneto nel biennio 1859-60, 15.000 dei quali entrano a far parte dell’esercito della Lega dell’Italia centrale, mentre 5.000 raggiunsero Garibaldi nell’Italia meridionale e per la guerra del 1866, i dati sono chiari e affermano che i veneti erano due terzi dei circa 38.000 arruolati nel Corpo dei Volontari Italiani. Davanti a questi numeri è lecito domandarsi che cosa rappresentasse Garibaldi per i veneti negli anni del Risorgimento e quanto abbia influito la sua figura sull’affermazione e la diffusione degli ideali di unità nazionale in Veneto. Potremmo continuare a discorrere dell’influenza che ebbe la figura di Garibaldi in Veneto molto più a lungo. Consideriamo il furore di Michieletto, il quale auspica la cancellazione della memoria storica come un comportamento non dissimile da certi regimi saliti alle cronache nel passato recente e che tale odio dipenda dall’ignoranza e dalla non conoscenza della storiografia.
Presidente – Oliviero Cassarà
“ Comitato Bandiera Italiana 17 marzo”