Buon Giorno a tutti.
E’ nei momenti di grandi calamità come quella che stiamo vivendo a causa del diffondersi del Corona Virus, o come quella che ci ha colpito in occasione dei devastanti terremoti degli anni scorsi, che riemerge in noi il sentimento della Comunità nazionale ma anche della comune appartenenza all’Europa, quando, come in questi giorni, riceviamo telefonate e video da parenti o amici lontani, che non sentivamo da anni.
Quella che stiamo vivendo oggi è una guerra, sia pure contro un nemico invisibile.
La visione delle bare allineate di Bergamo ci richiama alla mente immagini non vissute personalmente, ma che ci sono state raccontate da chi ne è stato partecipe, le immagini delle due guerre mondiali del secolo scorso o quelle del Risorgimento che possiamo approfondire attraverso lo studio della Storia o il racconto contenuto nei tanti diari scritti dai protagonisti di quella che è stata la nostra epopea nazionale, che nei libri di Storia è sempre più marginale o volutamente taciuta.
Mi riferisco agli scritti garibaldini, mazziniani o di soldati e ufficiali dell’esercito sardo o napoletano che parteciparono ai moti per l’indipendenza e per l’Unità Nazionale.
Oggi 17 marzo, che una legge del 2012 ha proclamato giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, di fronte al silenzio delle grandi testate nazionali, come il Corriere della Sera e Repubblica, che non ne fanno cenno, vorrei ricordare alle istituzioni e a tutti coloro che si sono affacciati ai balconi a cantare il nostro Inno, l’Inno di Mameli, e che hanno esposto il Tricolore, che questi sono i nostri valori e che da sempre ci sentiamo Italiani, da nord a sud, orgogliosi della nostra Storia bimillenaria, ma anche dei valori di fratellanza con altri popoli europei, per la cui indipendenza e libertà tanti italiani sono caduti.
Penso al bergamasco Francesco Nullo caduto in Polonia nel 1863, o ai pronipoti di Garibaldi nella prima Guerra Mondiale in Francia, o i garibaldini al seguito di Peppino Garibaldi,che caddero in Grecia nella Battaglia di Domokòs del 1897 a fianco dei Greci che lottavano per l’indipendenza.
Per riscoprire questi valori e per sentirci Popolo, leggiamo la Storia, approfittando anche di questo tempo rallentato che ci invita a pensare, a leggere ad informarci.
L’Associazione Culturale “Faro Tricolore” di Desenzano del Garda in collaborazione con l’Editore Paolo Gaspari di Udine ha pubblicato di recente gli atti del Convegno che si è tenuto a Desenzano il 13 aprile 2019, sull’Importanza dell’Insegnamento della Storia.
Vi invitiamo a leggere questo piccolo-grande libro intitolato “L’Insegnamento della Storia.Strumento per la formazione dei Cittadini”che potrete reperire nelle librerie on line o presso Gasparieditore.it.
Grazie a tutti e Viva l’Italia! Uniti ce la faremo!