Paolo Vanni è stato un valente scienziato nel campo della chimica, professore ordinario presso la Facoltà di medicina, con successi anche nel campo aerospaziale, poi emerito. Verso la fine di quella carriera accademica, l’incontro con la storia della Croce Rossa e con la figura di Henri Dunant lo ha proiettato in una dimensione di storico e di organizzatore culturale sui nuovi temi. Sarebbe impossibile dire quanto  e come abbia contribuito a formare una coscienza storica all’interno del grande Ente, di cui è poi stato fino alla morte il maggiore referente per lo studio delle radici del movimento. Grande ricercatore di documenti, scopritore di testi dimenticati o nascosti, ha creato una scuola di ricercatori e stimolato nuovi interessi negli storici professionali cui era motivo di gioia lavorare con lui che trasmetteva tanta passione. Tanti corsi per i cultori della storia, tante via aperte, tanti convegni tra la storia della medicina e la storia della Croce Rossa e della Sanità militare. E tante pubblicazioni, decine e decine, dall’Henri Dunant al tempo della Comune, alla storia della malaria, ai poderosi volumi costruiti in collaborazione con Costantino Cipolla e altri amici, che hanno proposto, non solo una storia autentica e libera da agiografia della  Croce Rossa, ma approfondimenti capillari, regione per regione, territorio per territorio, finendo per dare uno spaccato formidabile della storia sociale italiana attraverso l’ottica dell’assistenza e della solidarietà sociale. Questo Coordinamento lo considera uno dei più grandi amici che ne abbiano compreso e sostenuto l’opera e lo saluta, proponendosi di contribuire a mantenerne viva l’opera.

Ricordo di Paolo Vanni

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