Carissimi amici, presidenti e dirigenti dei Comitati, delle Associazioni, delle Istituzioni aderenti al Coordinamento Nazionale Associazioni Risorgimentali “Ferruccio”
Siamo al fine giunti a conclusione di un impegnativo anno e oggi tiriamo le somme di quanto il Coordinamento ha saputo fare in questi dodici mesi.
La pandemia ci ha spinti a consolidare la nostra presenza sui social media, diversificando le attività online; webinar, presentazione di libri, articoli e persino una rivista scientifica che abbiamo regolarmente registrato e per la quale abbiamo ottenuto il codice issn.
La rivista “Ferruccio Webinar E Storia” è oggi una interessante proposta culturale con un prestigioso comitato scientifico alle spalle e che potete seguire in forma webinar o di cui potete leggere gli interventi sul nostro sito internet nazionale.
Stiamo portando avanti progetti che vedono la collaborazione di più comitati, sia in presenza che online, ricordo solo ad esempio i webinar garibaldini o quelli del ciclo “Conoscere conservare divulgare” di cui completeremo la serie il prossimo anno o il progetto su Dante e il Risorgimento che ha visto la collaborazione della Romagna Toscana, del Mugello e del Comitato Fiorentino così come quello su Ciro Menotti e tanti altri.
Come Coordinamento Nazionale siamo tra i soggetti che hanno fondato il MudRi, museo diffuso del Risorgimento italiano e siamo stati capaci di attirare importanti associazioni così come siamo stati in grado di far nascere comitati là dove non avevamo interlocutori sul territorio come nei recentissimi casi del circolo Menotti di Carpi, federatosi tre settimane fa o dell’Associazione Curtatone e Montanara per la promozione dei valori Risorgimentali, nata lo scorso fine settimana o addirittura al prestigioso e grande Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea di Faenza, antico di oltre un secolo che, dopo lunghi mesi di dialogo, oggi si federa a noi, regalandomi l’ultima soddisfazione da Presidente e portando il Coordinamento a quota trentatré soggetti associati.
Siamo riusciti, là dove le condizioni lo permettevano, a riprendere anche le attività in presenza: mostre, convegni, celebrazioni e presentazioni di libri hanno costellato il calendario sul nostro sito.
Abbiamo fatto anche da traino alle istituzioni, locali e non solo a quelle, grazie alla credibilità dei nostri dirigenti e dei progetti che hanno portato avanti, dal parco dei Due Napoleoni che sta nascendo sul Ticino, opera dell’amico Daniele Solivardi e della sua squadra al fondamentale contributo dato dal Comitato della Romagna Toscana per la nascita del Museo della Guardia di Finanza a Firenze, per terminare con la collaborazione con il Consolato di Francia in Firenze, che ha patrocinato una serie di mostre e convegni in preparazione per il prossimo anno.
“Dobbiamo far diventare il Risorgimento POP”. Con questa intuizione dell’amico Saletti abbiamo cercato di portare avanti le nostre attività, mantenendoci allo stesso tempo, fermamente lontani da tutto quello che non attiene i valori espressi dall’atto costitutivo depositato lo scorso anno ma che – come documento morale – ci vincolava da molti anni. Sopra ogni cosa ci siamo tenuti fuori da polemiche politiche nonostante qualcuno abbia più volte tentato di tirarci per la giacchetta.
Ad oggi siamo un soggetto in espansione che gode di credibilità e che opera fattivamente nel panorama culturale nazionale.
Operiamo e opereremo sia in presenza che potenziando la nostra attività sui social media perché questo rappresentano una imprescindibile contemporaneità con cui sarebbe da stupidi e da presuntuosi non rapportarsi.
“Fatta l’Italia bisogna fare gli italiani”
La nostra policy è stata quella di rendere unito il Coordinamento anche tramite la condivisione delle attività che ciascuno di noi realizzava, chiedendo a tutti la condivisione con i propri associati e simpatizzanti a mezzo social, siti, mailing list ecc.
Devo dire che a parte qualcuno, i più non hanno compreso ancora quanto sia utile anche per la propria associazione di riferimento, condividere le notizie o divulgare produzioni di grande pregio come la rivista “Ferruccio Webinar e Storia”. Questa miopia speriamo venga meno nel prossimo anno, così come speriamo appaia sui siti, locandine, pagine Facebook di tanti di voi, il logo del Coordinamento.
Siamo una squadra e ciò che distingue una squadra in campo è la maglia, logo e bandiera sulla quale ciascun giocatore ha scritto il proprio nome e con la quale ciascun player gioca in un ruolo confacente alle proprie attitudini.
Se uno segna, segnano tutti e tutti insieme si vince; diversamente il Coordinamento rischia di diventare l’agenzia stampa o il bollettino dell’associazione di categoria.
Se si comprende quindi che il lavoro di squadra paga, il nostro futuro sarà una prateria sconfinata in cui avremo campo per gli anni a venire.
Auguro ad Angela Maria Alberton, nuovo presidente del Coordinamento Nazionale Associazioni Risorgimentali, buon lavoro nel solco dei nostri valori.
Alessandro Minardi